Il mondo del web e degli influencer che vi orbitano attorno è in costante crescita e oramai quella dell’influencer è diventata una vera e propria professione anche – se lo si sa fare bene – remunerativa dal punto di vista economico.
Una vera e propria pioniera in tal senso si è rivelata Chiara Ferragni che è stata un’apripista in questo mondo. Seguono poi Giulia De Lellis, Beatrice Valli e molte altre.
La proposta di una influencer
L’influencer Matilda De Simone, che conta 182.000 followers, ha lanciato a Mattino Cinque una proposta che parrebbe coerente con lo sviluppo di questo mercato del lavoro: istituire un sindacato per le star del web in Italia.
La “necessità” nascerebbe dall’esigenza di disciplinare i rapporti fra le aziende e le celebrità del web: i brand hanno spesso reparti marketing deputati alla negoziazione dei compensi con i testimonial; esistono, tuttavia, influencer con minore esperienza e seguito che raramente sanno come condurre trattative simili. Di conseguenza, si determinano squilibri e rischi di truffe in cui le stelle del web alle prime armi possono più facilmente incappare. Per loro non esisterebbe alcuna tutela.
Un sindacato con risorse economiche e organi di consulenza a disposizione delle star del web servirebbe a ridurre quindi questo genere di rischi, mettendole al riparo da truffe o inganni simili.
La proposta è stata supportata da altri influencer, considerato il fatto che anche negli Stati Uniti è nato un vero e proprio sindacato, ma come previsto alcuni utenti, molti dei quali di base non credono nell’attività svolta dalle web star, hanno duramente criticato l’iniziativa.