Gli ascolti del Festival di Sanremo sono stati indubbiamente protagonisti tutt’altro che comprimari all’interno della kermesse canora che quest’anno ha riscosso un successo davvero invidiabile.
I dati, infatti, parlano chiaro: era dal 1997 che non si registravano picchi così alti e il dato elevato è ulteriormente impreziosito dal bacino di utenza che ha seguito il Festival, in quanto una fetta consistente di telespettatori è stata rappresentata da giovani e giovanissimi.
Sugli ascolti registrati dal Festival condotto per il terzo anno consecutivo da Amadeus è intervenuto un altro veterano della televisione, Paolo Bonolis, che ha condotto Sanremo nelle edizioni del 2005 e del 2009.
Il conduttore romano, ospite a Facciamo finta che, programma di R101 con Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri, pur riconoscendo e apprezzando il successo ottenuto dalla squadra che ha collaborato alla realizzazione della 72esima edizione del Festival, non ha mancato di sottolineare come la stessa kermesse canora sia stata avvantaggiata, in termini di ascolti, dalla quasi totale mancanza di concorrenza, cioè di programmi che si sono opposti nel palinsesto alla manifestazione di Rai 1.
Paolo Bonolis ha poi ricordato le edizioni di Sanremo che egli stesso condusse, evidenziando come in quegli anni la concorrenza fosse più spietata e, di conseguenza, richiedesse un maggior sforzo creativo e organizzativo opporsi agli altri programmi:
“I miei erano Sanremo nei quali bisognava darci dentro per organizzarli, per organizzare qualcosa di veramente nuovo, spettacolare, perché avevamo tutti contro. Avevamo contro la guerra civile perché tutti i programmi migliori di Mediaset erano accesi. Poi la cosa è cambiata, sono contento per loro perché la strada è più semplice, però bisogna impegnarsi meno ora a farlo. Ora non c’è proprio programmazione contro e quindi diventa un po’ più facile, per quanto poi la cosa devi farla bene, hanno saputo farla bene tutti, ci mancherebbe altro, però non c’è più quella tigna che ci vuole per trovare qualcosa che possa sconfiggere anche le velleità dell’avversario.”
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