Simone Pillon, il senatore leghista che si sta battendo per osteggiare il ddl Zan, non ha per nulla gradito le parole che Luciana Littizzetto gli ha rivolto e così il patron del Family day ha replicato così alla comica di Che Tempo Che Fa.
Facciamo però un passo indietro e riprendiamo le parole che Luciana Littizzetto ha speso a favore della legge contro l’omotransfobia e che ha condensato nella classica “letterina” che la comica è solita scrivere in particolari occasioni:
Caro Pilly… Pipillone bello che quando senti parole che iniziano per OMO o per TRANS tremi. Che se ti dicono: ‘Transiberiana’? Ti offendi. ‘Transistor, transaminasi’? Ti inalberi. A me agita l’odio non l’amore. In qualsiasi forma si esprima. Scusa Pillon… e vorrei che notassi che non ci metto la R anche se sarei tentatissima di farlo. L’amore è come il Festival di Sanremo: va avanti lo stesso, nonostante le polemiche e nonostante alla fine ci si diverta solo per cinque giorni. L’unica cosa che chiediamo è di approvare una legge che punisca chi va in giro a pestare e insultare chi fa scelte sessuali diverse dalle proprie. Lo dico anche a te picchiatore: la prossima volta che sentirai lo stimolo di chiudere la mano a pugno, indirizzala al centro delle tue gambe.”
Non è la prima volta che Simone Pillon si trova al centro di numerose critiche per la sua ostinazione nel non voler appoggiare il ddl zan; così, la replica del senatore leghista è arrivata neanche 24 ore dopo dal proprio profilo Instagram dove tuona:
“Mia cara Lucianina, Lucy, gambino di sedano, ti posso fare una domandina? Ma tu hai letto il codice penale? E il ddl Zan, lo hai letto? o leggi solo le veline che ti passa il PD?
Se tu li avessi letti, avresti scoperto una cosa carina, e cioè che già oggi, con le leggi in vigore, “se tu insulti o picchi una persona per via del suo orientamento sessuale o per il suo genere o per la sua disabilità, devi subire una condanna pecuniaria o penale”. Anzi, applicando il già vigente art. 61 puoi ottenere pene aggravate per chi sia così stupido o pericoloso da aggredire qualcun altro perchè gay, o perchè non la pensa come lui.
Il ddl Zan dice che donna non è la persona con i cromosomi xx, ma anche un maschio che si sente donna. E a lui spettano quote rosa, gare sportive femminili, diritti delle donne.
Il ddl Zan dice che sarà punita la semplice istigazione alla discriminazione contro i diritti LGBTQ+, e siccome tra i diritti pretesi ci sono il matrimonio e i figli, chiunque farà propaganda contro il matrimonio gay o l’utero in affitto si beccherà da 2 a 6 anni di reclusione.
Il ddl Zan dice che, con la scusa della “giornata nazionale contro omofobia, bifobia, lesbofobia e transfobia” bisogna insegnare ai bambini fin dai 3 anni, l’ideologia gender.
Noi, cara Luciana, rispettiamo tutti, e non vogliamo che ci siano alcuni più uguali di altri.
Tu invece rispetti solo chi ti pare, e ti permetti di diffamarmi, dicendo che ho la testa vuota. Pazienza, non sarai accusata di pillonfobia.
Solo, la prossima volta, visto che sei democratica, ricordati di garantire il contraddittorio.
È facile sparare addosso agli assenti…
Oltretutto lo stipendio te lo paghiamo tutti, e tutti abbiamo diritto di essere rappresentati nella tv pubblica, no?
PS: io non penso di essere caxxialtruifobico, come dici. Per conto mio ognuno faccia come gli pare, anche sul soffitto se gli piace. Ma se limitano la mia libertà di pensiero, e più ancora se cercano di legittimare indirettamente pratiche orrende come l’utero in affitto o peggio se cercano di andare nelle scuole a indottrinare i miei figli, allora mi alzo in piedi. Allora ci alziamo in piedi.”
Ecco il post:
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